BORDOLI SOVANA VALSANGIACOMO

 

Testi di Lorenzo Mortara, Gilberto Isella, Michele Caldarelli, Vincenzo Guarracini

Stampato in occasione dell’esposizione: Bordoli Sovana Valsangiacomo

Ex Chiesa di San Francesco

Galleria Il Salotto

 

 

BRUNO BORDOLI – VERSO IL SENTIMENTO DELL’INTERIORITA’ O DELL’ARMONIA DELL’ANIMA

Due grandi correnti artistiche animano da sempre la mente e la sensibilità di Bruno Bordoli: L’espressionismo è il surrealismo, con notevoli varianti e impronte che il pittore autodidatta ha saputo inserire nel suo percorso artistico.
Originario è tuttora cittadino di un piccolo paese tra i monti e laghi di un’antica valle lombarda ( Porlezza) in provincia di Como, ha saputo mantenere un dialogo intenso e fruttuoso con la sua terra e le sue radici Montanare, e sviluppare un proprio linguaggio artistico, fortemente figurativo, sempre più diretto, primario, istintivo, con richiami suggestivi anche all’Art Brut. Quello che colpisce nell’intero Arco della sua produzione artistica e l’immediatezza del gesto e l’utilizzo di colori primari, a volte discordanti con l’equilibrio cromatico della composizione, che denotano sicurezza, ma anche forza gestuale che proviene dal interiore. Questo comportamento illustra anche l’esigenza nel suo profondo di oltrepassare i confini, traversare altri mondi, forse riuscire a dischiudere tra il reale e l’immaginario le memorie del proprio inconscio. Mondi dell’infanzia, visioni del passato personale o dell’antica civiltà dell’uomo, sono l’humus che Bordoli sa fare maturare e distillare nelle sue tele, tavole e cartoni con una “ sensibilità fabulatoria” (Daniele Astrologo Abaldal) è un operosità che sono fenomenali.
Il suo sguardo creativo o raison d’etre non nasce da preconcetti o schemi prestabiliti, tutt’altro, ma da approfondite riflessioni, attente letture, momenti solitari, che sottendono a una grande libertà esecutiva che vuole essere fortemente evocativa e messaggera di grandi significati come denotano i suoi lavori dei suoi innumerevoli e interessanti cicli pittorici precedenti, tra cui l’ultimo, quello relativo la narrazione delle Sacre Scritture dell’Antico Testamento della Bibbia.
Per Bordoli la cognizione del tempo e del mondo, il nostro, e in continuo disfacimento, ed è pervaso da contrasti e attriti dolorosi dove tutto è consumo, prevaricazione, sfruttamento, caducità, non può non passare attraverso una pittura che è forma, effetto e attimo, intimamente con natura ti con idee chiare e cristalline che possano dialogare lungamente e fruttuosamente con la retina è il pensiero dell’osservatore. Bordoli, come dice acutamente Philippe Daverio: è un fuori pista, un fuori moda, un fuori consenso.Un provocatore serissimo dall’aspetto mansueto. Un rivoltoso celato nella tranquillità della vita Lacustre Lombarda…-, e per questo oggi, l’artista, con le sue tele raffiguranti comportamenti umani opposti, con i suoi contrari, Ci vuole forse farà riflettere sulle azioni umane – Un tempo per ogni cosa ( Antico Testamento)-, il contesto dei nostri sentimenti, le ragioni del nostro vivere caotico e aleatorio. Quindi la sua mano colorata che corre nel tempo del passato non fa altro che ricordarci dell’importanza di tutto ciò che scuote oggi il nostro cuore, che affascina le nostre menti, e che vorrebbe essere l’infinito mistero dell’uomo, La ragione è la coscienza, l’universo e l’armonia dell’anima.